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TROFEO DELLE PROVINCE Secondo posto per Varese che cede soltanto all’overtime
(G.S.) - Sventola la bandiera di Milano sul "pennone" più alto dell’edizione 2008 del Trofeo delle Province. La lunghissima "tre giorni" di Cernusco sul Naviglio che ha messo in vetrina quasi un centinaio di giocatori dell’annata 1995 premia la profondità delle rotazioni della compagine che a supporto del blocco Armani Junior (7 giocatori sui 15 disponibili - con "turnover" per 12 posti - targati Olimpia) ha trovato spunti importanti da De Martino e Meda. «Giusto l’esito finale dato che Milano e Varese erano le selezioni più complete e profonde - spiega Paolo Monguzzi, coach insieme a Tommaso Rossi del gruppo "campione" - Alla fine hanno pagato le nostre rotazioni profonde che ci hanno permesso di disputare tre partite di alto livello, specialmente contro Bergamo: nelle nostre file positivi Riva in attacco e Meda in difesa, anche se il più continuo è stato De Martino».
Nella finalissima contro Varese vittoria comunque sofferta per i milanesi, costretti all’inseguimento dopo il 12-6 iniziale con il team di Pozzi e Parola sospinto dalla trazione dell’asse Bardelli-Greco (bene anche Moalli) sul 26-27 del 20’. Nel finale dei tempi regolamentari Milano ha impattato con un guizzo di Bocola, poi le iniziative di Riva (8 punti nell’overtime) hanno esaltato la pressione a tutto campo dei "metropolitani" con Varese a pagare la stanchezza dopo il forcing del quarto periodo. Comunque soddisfatto il tecnico della selezione provinciale Fabio Pozzi per la grinta riversata in campo dai suoi:
«Nella finalissima abbiamo dato tutto, peccato per il crollo fisico del supplementare nel quale abbiamo pagato gli sforzi accumulati nell’ambito delle 4 partite disputat in tre giorni. Rispetto ai 15 giocatori ruotati da Milano noi abbiamo scelto di presentarci solo in 12, ma la soddisfazione più grossa è quella di aver tenuto botta ad avversari abituati al livello della fascia Open con 6 giocatori provenienti dai campionati provinciali. Significa che si può lavorare bene anche nelle società piccole con materiale umano valido, anche se è chiaro che l’apporto del blocco Campus che da noi rappresentava il 50 per cento degli atleti disponibili ci ha dato tanto, soprattutto per quanto riguarda Bardelli. Però la differenza tecnica non è clamorosa, cambia soprattutto il ritmo che dà un campionato selettivo e la possibilità di svolgere 5 allenamenti alla settimana».
Al di là dell’aspetto tecnico da rimarcare il successo "generale" a livello organizzativo per l’edizione 2008 del Trofeo delle Province con la kèrmesse di Cernusco promossa a pieni voti sotto il profilo "logistico": «Mi è piaciuta molto questa versione del torneo sulla base di 3 giorni e in due impianti attigui - conferma Max Mazzali, responsabile del Cna milanese - Sotto il piano tecnico il livello medio è stato molto buono, forse non c’erano tantissime punte ma non sono mancati gli elementi interessanti: segnalerei su tutti Riva, Spatti e Di Prenda».
GIRONE A: Varese-Como 80-63; Brescia-Pavia/Lodi 80-65; Varese-Lodi 71-61; Brescia-Como 61-68; Varese-Brescia 66-74; Lodi/Pavia-Como 45-67.
GIRONE B: Milano-Lecco/Sondrio 75-52; Bergamo-Cremona/Mantova 60-57; Bergamo-Lecco/Sondrio 82-62; Milano-Cremona/Mantova 94-50; Milano-Bergamo 79-68; Lecco/Sondrio-Cremona/Mantova 83-96 dts.
FINALI: 1°-2° posto Milano-Varese 73-65 dts; 3°-4° posto Bergamo-Brescia 74-64; 5°-6° posto Como-Cremona/Mantova 82-66; 7°-8° posto Pavia/Lodi-Lecco 68-30.
Rocco promuove Bergamo e Brescia
Soddisfatto della qualità del gioco espresso al Trofeo delle Province 2008 il referente regionale Fip Enrico Rocco, affiancato per un paio di giorni dal responsabile del Progetto di Qualificazione Nazionale Gaetano Gebbia, mentre tra le presenze illustri sulle tribune dell’impianto di via Buonarroti da segnalare nell’ambito del programma delle finali quelle di Dino Meneghin e Carlo Recalcati.
«Al di là del risultato finale che ha premiato Milano e Varese, i migliori prospetti a livello fisico li ho visti nelle selezioni di Bergamo e Brescia, province emergenti nel corso degli ultimi anni che hanno confermato questo trend positivo - Annata complessivamente interessante sia dal punto di vista fisico che tecnico e la ritengo superiore a quella del 1994 - Sicuramente un bilancio positivo per quanto riguarda il lavoro di selezione svolto a livello territoriale. Ho visto delle buone individualità in generale ma mi sono piaciute Pavia e Brescia per la qualità del gioco espresso».
A livello "pratico" il prossimo passo sarà quello legato all’individuazione dei dieci nominativi da "inoltrare" a livello nazionale per quanto riguarda i raduni territoriali del PQN in programma da gennaio:
«Ne stiamo parlando con Schiavi e Gebbia, con i quali c’è un confronto costante di idee ed opinioni tenendo conto che Gaetano ha potuto visionare direttamente la manifestazione di Cernusco - commenta Rocco - In linea generale però debbo dire non sempre in Lombardia si guarda alla futuribilità dei giocatori, questo è un limite di noi allenatori nell'individuare l'elemento che può avere margini di crescita, è chiaro che i piccoli bravi e di talento non sono da trascurare perché altrimenti un giocatore come Pozzecco non sarebbe mai emerso, ma bisogna saper vedere oltre quelli che sono già pronti oggi e ragionare soprattutto in chiave futura sia nelle scelte del Settore Squadre Nazionali che nella impostazione dei ruoli».
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