Insomma la mole di lavoro è tanta, ma la mia fortuna è avere scelto le persone giuste per collaborare a questo progetto a partire dagli allenatori delle Selezioni, agli assistenti, ai preparatori e soprattutto la mia fortuna è di avere giocatori sempre molto motivati ai raduni.
Quantità e qualità fanno parte dell'attività in Lombardia per quanto riguarda il movimento giovanile. Che tipo di aspettative riponi nelle selezioni che state preparando e che tipo di scelte tecniche o politiche ci sono dietro? Innanzi tutto preciso che non ci sono scelte politiche! Le scelte dei giocatori vengono fatte in base ai criteri dati dal Settore Squadre Nazionali e più precisamente da Gaetano Gebbia, così come il percorso tecnico che deve essere svolto durante gli allenamenti. La base è il miglioramento individuale.
A livello di Lombardia mi aspetto di fare un ottimo lavoro e siccome la mia ambizione di allenatore è che io devo migliorare i giocatori, il primo obiettivo è quello di fare si che la Lombardia abbia i giocatori migliori. Poi questo farà anche in modo di portare dei risultati tanto cari al Presidente Regionale.
Hai visto all'opera il gruppo degli atleti del 1994 in diverse occasioni, quali le prospettive per un gruppo che avrà ancora diverso tempo per maturare? Di sicuro in Lombardia abbiamo dei giocatori di qualità e soprattutto che hanno ampi margini di miglioramento, noi possiamo vederli e segnalarli al Settore Squadre Nazionali, possiamo dare anche delle piccole indicazioni, ma è importante il lavoro che svolgono con le proprie società di appartenenza.
Le prospettive sono buone secondo me giocatori interessanti ci sono, magari ancora inespressi, ma ci sono.
Che tipo di partecipazione c'è stata dalle Società dei ragazzi selezionati e dagli allenatori coinvolti da queste convocazioni? Dagli allenatori conivolti come assistenti ottima partecipazione, dalle società grande disponibilità, mi piacerebbe però vedere più allenatori in palestra a vedere i propri giocatori, a fare domande a valutare anche il lavoro, invece noto con dispiacere che manca questa fame di mettersi in discussione. Peccato sinceramente è una cosa che mi piacerebbe dopo i raduni fermarmi a parlare con degli allenatori.
Hai avuto la possibilità di sperimentare la Nazionale A da Assistente Allenatore ai recenti Campionati Europei e ai raduni di questo ultimo scorcio di stagione. Che tipo di esperienza è stata? Ti potrà servire in futuro per meglio operare sul territorio come Referente Territoriale? E' stata un'esperienza bellissima, vestire la maglia AZZURRA, lavorare con giocatori importanti, stare al fianco di allenatori bravi e preparati come Recalcati, Frates e Piccin, di preparatori fisici come Sepulcri e Dalatri, di medici e fisioterapisti con una professionalità incredibile, si ho imparato tanto, sia da un punto di vista gestionale che da un punto di vista tecnico.
Tutto ciò che imparo giorno dopo giorno cerco di metterlo al servizio del mio lavoro, sarà così anche per questo incarico.
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